E' stata presentata oggi la
mappa sullo sfruttamento sessuale e lavorativo nella provincia
di Pordenone, organizzata dalla Coop Nuovi Vicini e dal Comune
per celebrare la 18/a Giornata Europea contro la Tratta di
Esseri Umani. Prima della mappa è stato reso noto il report
sulla situazione attuale del progetto "Il FVG in rete contro la
tratta". In Fvg, dal 2016 al 2023, sono state prese in carico
dai progetti di accoglienza 202 persone, di cui 156 donne, 36
uomini e 10 transessuali. Il 47% ha meno di 30 anni. Rispetto ai
paesi di provenienza, la maggior parte delle vittime di
sfruttamento proveniva dall'Africa, in particolare Nigeria
(55,94%). Si registra un aumento delle nazionalità asiatiche dal
2020. Nel 74,75% si trattava di sfruttamento a fini sessuali;
quello per fini lavorativi (19,31%) è aumentato negli ultimi
anni. Fondamentale nel contrastare il fenomeno è stata la
segnalazione delle potenziali vittime da parte di enti del
privato sociale (30,20%), forze dell'ordine (10,89%), conoscenti
delle vittime (9,90%).
Un altro elemento messo in risalto dal lavoro svolto in
questi anni è la tendenza dello sfruttamento sessuale al chiuso,
che prevale su quello in strada.
In provincia di Pordenone, la componente maschile è presente
in maniera più importante, con il 39% dei casi seguiti. Le
persone provengono dalla Nigeria per il 37%, dal Pakistan (16%),
e poi da India (14%) e Nepal (7%). L'età media è più alta
rispetto al dato regionale: 52% ha tra i 30 e 40 anni. I casi di
sfruttamento lavorativo hanno raggiunto il 38%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA