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"Tito boia", il corteo a Trieste di una destra nostalgica

"Tito boia", il corteo a Trieste di una destra nostalgica

Alla manifestazione 'Trieste Pro Patria' solo 150 persone

TRIESTE, 26 ottobre 2024, 21:14

Redazione ANSA

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"Tito boia" riferito al maresciallo che dominò la Jugoslavia nel dopoguerra, e ancora "Boia chi molla è il grido di battaglia". Sono alcuni degli slogan scanditi nel corso del corteo organizzato dal movimento "Trieste Pro Patria", sfilato per le strade del centro questo pomeriggio in occasione del 70/o anniversario del ritorno di Trieste all'Italia.
    Al corteo, aperto da uno striscione con il nome dello stesso movimento "Trieste Pro Patria" in campo azzurro e con il tricolore a entrambi i lati, hanno partecipato poche persone, circa 150, sfilate tra notevoli misure di sicurezza. Tra i partecipanti, molti nostalgici ma anche un gruppo di giovani, che hanno preferito restare in fondo al corteo. "Né Slovenia né Croazia solo Istria Fiume e Dalmazia", cioè le terre che dopo la guerra finirono alla Jugoslavia. E ancora, "Trieste italiana, italiana resterà".
    Il movimento, come è stato spiegato, fu costituito 11 anni fa per contrastare i movimenti indipendentisti che riscuotevano consenso e ribadire l'italianità della zona. Scopo, dice oggi un rappresentate del movimento, è soltanto "tenere vivo il discorso puramente storico e culturale, sia per la cultura italiana che per l'Istria e le terre perse".
    Giunto dopo poche centinaia di metri in largo Riborgo sede della storica Lega nazionale, sono stati accesi fumogeni ed è stato intonato l'inno italiano. Infine, il corteo è stato sciolto.
   

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