Il Consiglio di Stato ha accolto
le istanze del Comune di Monfalcone sui centri culturali
islamici presenti in città. Lo rende noto lo stesso Comune.
Le associazioni Baitus Salat e Darus Salaam si erano rivolte
alla giustizia amministrativa regionale contro due
provvedimenti, emanati dall'allora sindaca Anna Maria Cisint,
relativi a due diversi immobili utilizzati per la preghiera ma
aventi invece diverse destinazioni d'uso, che il Comune ordinava
di ripristinare. Lo scorso giugno il Tar Fvg aveva accolto i
ricorsi dei due centri culturali. Il Comune, assistito dalla
avvocata Teresa Billiani, si era quindi rivolto al Consiglio di
Stato. Quest'ultimo - spiega l'ente locale - "con le 3 ordinanze
depositate ieri, a fronte delle domande di sospensiva avanzate
dal Comune, ha affermato in accoglimento che sussistono, ai
sensi dell'articolo 98 del codice del processo amministrativo, i
concorrenti presupposti del fumus boni iuris e del periculum in
mora in quanto i motivi posti alla base del gravame avanzato dal
Comune sono meritevoli dell'approfondimento proprio della fase
di merito".
"In questo modo - osserva Cisint, oggi europarlamentare e
assessora comunale - ne esce rafforzata, in attesa del giudizio
definitivo, la linea di legalità e trova conferma la serietà e
la correttezza del nostro operato. Le norme devono essere
rispettate da tutti senza privilegi inammissibili siano esse
rivolte ai semplici cittadini che alle associazioni islamiche".
Secondo Vincenzo Latorraca, che assiste le due associazioni,
"il Consiglio di Stato ha ritenuto, da un lato, che i motivi di
gravame siano da approfondire nella fase di merito e,
dall'altro, il bilanciamento degli interessi è assicurato dalla
fissazione a breve dell'udienza pubblica. L'ordinanza si mostra
dunque equilibrata e non pregiudica in alcun modo le ragioni
delle associazioni che attendono senza timori la discussione nel
merito". "L'efficacia della sentenza del Tar non è stata sospesa
- precisa Latorraca - ma la domanda cautelare è accolta ai fini
della fissazione della discussione del merito, che nella specie
è stata fissata per l'11 febbraio 2025".
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