"Bisognerà seguire con attenzione
cosa succede ora alla Camera dei rappresentanti. Il partito
repubblicano ha riconquistato il Senato e, se dovesse mantenere
il controllo della Camera, Trump avrebbe veramente mano libera.
Se i democratici riescono a riconquistare la Camera questo
potrebbe fare parzialmente da freno". E' una delle
considerazioni di Leonardo Buonomo, docente di Letterature
angloamericane all'Università di Trieste e presidente
dell'Associazione italiana di studi nord americani, rispetto ai
risultati delle elezioni Usa.
"E' la terza elezione in cui il risultato di Trump viene
sottostimato, questo fa pensare che ci siano elettori molto
riluttanti ad ammettere che votano per lui - osserva - ma il
risultato non è così sorprendente se si considerano i fattori a
sfavore di Kamala Harris. Negli ultimi 40 anni un solo
vicepresidente è riuscito a vincere le elezioni, ovvero George
Bush, vice di Reagan, che era molto popolare" a differenza di
Biden. Poi Harris "doveva fare i conti con una percezione della
situazione economica molto diversa da quella che raccontano i
dati. Secondo le misurazioni ufficiali l'economia americana va
benissimo, ma la percezione media degli americani dice tutta
un'altra storia: i generi alimentari costano tantissimo, è
difficilissimo ottenere un mutuo o affittare una casa". Trump
"ha guadagnato consensi tra fette dell'elettorato che in passato
erano molto più vicine ai democratici. In particolare salta agli
occhi, stando agli exit poll, il risultato tra gli ispanici:
pare abbia ottenuto il 13% in più di voti rispetto a 4 anni fa.
Inoltre c'è una forte componente di misoginia in questo voto: la
campagna di Trump si è rivolta all'elettorato maschile".
E ora quali scenari si aprono? "Ci potrebbero essere
conseguenze pesanti per il conflitto Russia-Ucraina". Rispetto
al Medio Oriente la posizione pro Israele non cambierà, "ma
mentre Biden ha cercato di fare appello alla moderazione nella
reazione di Israele, questo verrà totalmente a mancare".
Sta di fatto che l'elettorato americano ha rinnovato il suo
consenso a Trump anche "perché - conclude Buonomo - è un uomo
d'affari e può sistemare l'economia: è una convinzione
semplicistica ma è molto diffusa".
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