Il Consiglio comunale di Gorizia
ha bocciato la mozione proposta da una parte dell'opposizione
che chiedeva la revoca della cittadinanza onoraria conferita nel
1924 a Benito Mussolini.
"Appare evidente a tutti - ha affermato il sindaco, Rodolfo
Ziberna - la pretestuosità della proposta della sinistra
goriziana, che da tempo cerca di minare il percorso di grande
coesione e collaborazione tra Nova Gorica e Gorizia, in vista
della Capitale europea della cultura del prossimo anno."
Il sindaco, oltre ad essersi dichiarato antifascista e aver
condannato il fascismo e il suo fondatore Benito Mussolini, ha
ricordato anche la propria amicizia personale con Matteo
Matteotti, figlio di Giacomo, nei suoi panni di allora
presidente nazionale dei Giovani Socialdemocratici. Quindi ha
citato una lunga serie di sindaci, antifascisti e autorevoli
esponenti della sinistra italiana, che hanno espresso ferma
contrarietà alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini.
"La storia - ha sostenuto Ziberna - soprattutto le sue pagine
più buie e da condannare, non la si cancella, anzi la si deve
far conoscere soprattutto alle nuove generazioni affinché non si
ripeta più. Quanto sta accadendo in tutto il mondo rende questo
ancor più un obbligo per tutti noi. Cambieremmo forse la storia
revocando la cittadinanza? Certamente no".
"C'è ancora chi non ha capito - ha concluso - che il nostro
compito è quello di far conoscere la storia ma anche di scrivere
nuove pagine, per superare conflitti, divisioni e rancori e per
edificare un futuro per i nostri figli di benessere, pace e
progresso".
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