Il bilancio del mercato del lavoro
dipendente privato nel periodo gennaio-ottobre 2024 è positivo
per +29.371 posizioni di lavoro, in contrazione rispetto allo
stesso periodo del 2023 (+31.610). Questo risultato si deve al
maggiore aumento delle cessazioni (+5%) rispetto alle assunzioni
(+1%). Ad aumentare sono i contratti a termine (+4,8%), mentre
prosegue la contrazione di quelli a tempo indeterminato (-5%).
In diminuzione anche le stabilizzazioni (-1,2%) e le dimissioni
volontarie (-1,2%). Lo rileva l'Osservatorio regionale del
mercato del lavoro.
A dimettersi con più frequenza sono i maschi (70,6%) rispetto
alle donne (62,5%) e i giovani dai 20 ai 29 anni (82%) rispetto
ai 40-49enni (72,6%). Il bilancio occupazionale del lavoro
stabile rimane positivo (+5.756 unità) ma in calo rispetto allo
stesso periodo del 2023 (+6.841 unità). Per quanto riguarda il
tempo determinato il saldo è positivo (+20.500), ma in riduzione
su gennaio-ottobre 2023 (+22.000).
Secondo il report, diminuisce la domanda di lavoro
nell'industria (-6,6%). In contrazione anche le costruzioni
(-3,8%). Aumentano le assunzioni nei servizi (+2,6%).
Nel dettaglio, per quanto riguarda ottobre 2024 rispetto a
ottobre 2023, le assunzioni a tempo indeterminato sono cresciute
del 10%. Incidono soprattutto il terziario (+40%) e in
particolare sanità (+41,5%), servizi di pulizia (+117%),
trasporto e magazzinaggio (+94%). "Le tendenze osservate
dall'inizio dell'anno sono sostanzialmente positive, con il
mantenimento dei bacini occupazionali. Ottobre è andato
particolarmente bene. Si tratta di capire se la variazione
rimarrà contingente o se si tratta di una vera e propria
controtendenza. Nei prossimi anni dovremo considerare in modo
sistematico tanto gli effetti dell'invecchiamento demografico
che dovrebbe, tramite i pensionamenti, determinare una carenza
potenziale di posti di lavoro, quanto la velocità
dell'evoluzione tecnologica", afferma Carlos Corvino,
responsabile dell'Osservatorio.
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