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Lettera di Natale, 'alzare lo sguardo per costruire la pace'

Lettera di Natale, 'alzare lo sguardo per costruire la pace'

Missiva dei sacerdoti in accordo con diverse realtà del Fvg

UDINE, 19 dicembre 2024, 14:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un invito ad "alzare lo sguardo", che trova ispirazione nelle parole del cardinale Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, il quale ha esortato il mondo occidentale a non cedere alla divisione e all'odio, ma a cercare una via di speranza e di dialogo. E' il messaggio centrale della Lettera di Natale, che da oltre vent'anni raccoglie firme di sacerdoti e laici impegnati nel Friuli Venezia Giulia e nel Veneto. La tradizione si è rinnovata anche quest'anno e la lettera è stata presentata oggi al Centro Balducci di Zugliano (Udine), diretto e presieduto da don Paolo Iannaccone.
    L'appello ad alzare lo sguardo dinnanzi alle guerre in corso, come quelle in Ucraina e nel Medio Oriente, ma anche al dramma delle migrazioni, "che tocca da vicino anche il Fvg", sta al cuore della riflessione. Nella lettera si chiede "un impegno concreto contro disuguaglianze e ingiustizie, che spesso si manifestano anche attraverso lo sfruttamento dei migranti, vittime di caporalato e violenza". Inserita nel contesto dell'anno Giubilare, la lettera sollecita "un cambiamento che riguarda le politiche internazionali, ma anche le scelte quotidiane". A questo proposito, i firmatari evidenziano come la nonviolenza debba essere riconosciuta come la vera risposta alle tensioni internazionali.
    Un ulteriore spunto di speranza è dato dalla prospettiva di Gorizia e Nova Gorica quali Capitale europea della cultura 2025.
    Un'opportunità che, sottolineano i firmatari, "non riguarda solo la valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche un messaggio di pace e di costruzione di ponti tra i popoli". Anche nel ricordo di don Pierluigi Di Piazza, fondatore del Centro Balducci scomparso nel 2022, il messaggio è chiaro: alzare lo sguardo è un atto di coraggio e implica l'impegno a non rimanere indifferenti. "Solo così - scrivono i firmatari - sarà possibile costruire una società più giusta, più accogliente, e più in pace".
   

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