"Enzo Mazzaro è un eccellente
professionista e un uomo buono e disponibile con rare doti di
apertura al confronto con chiunque. Non c'è nulla di ideologico
nel suo agire. Migliaia di interventi cardiochirurgici e di vite
salvate al suo attivo su patologie complesse. Non ha gestito il
caso e la comunicazione e le accuse che gli si rivolgono
andavano meglio approfondite prima di avviare una invettiva
aggressiva, violenta, che non lascia spazio al ragionamento e al
confronto e che turba più famiglie e un intero gruppo di
lavoro". E' il commento di Gianfranco Sinagra, Direttore del
Dipartimento Cardiotoracovascolare Asugi alle minacce ricevute
dal primario Enzo Mazzaro.
Sinagra conferma che "c'è stato un difetto di comunicazione e
va approfondito" ma quanto "accade da una settimana è grave e
ingiusto per una struttura che in pandemia ha curato tutti i
malati, indistintamente e tempestivamente, rispettando sempre
le loro volontà". In maniera "umanamente comprensibile questo
clima lo ha indotto a farsi da parte. Una grave perdita per i
malati e per l'organizzazione sanitaria". Se "validi
collaboratori stanno operando con efficacia" c'è comunque
"grande tristezza e incredulità - scrive Sinagra - Questa
vicenda può essere istantaneamente chiarita e risolta,
rispettando le scelte consapevoli del paziente e dei suoi
familiari. Prendersi cura e aver periodicamente contattato in
questi 3 anni il paziente sono la rappresentazione più efficace
di una presa in carico vera da parte della struttura diretta da
Mazzaro, che ha saputo rispettare lo stato d'animo ed i tempi
decisionali del paziente. La vita e le attività della
Cardiochirurgia continuano con efficacia anche in questi giorni
di turbamento, su pazienti gravi e complessi da tutta la
regione".
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