Nessun aiuto alle fasce più deboli
della popolazione, industrie in crisi e una marcata emergenza
abitativa. Sono le problematiche principali che Usb Trieste ha
rilevato per la città, nella conferenza stampa di fine anno.
Massimiliano Generutti dell'Esecutivo Usb Lavoro privato Trieste
ha spiegato che "la situazione è abbastanza drammatica, ci
troviamo un Governo che fa la lotta ai poveri e non alla
povertà. Ci sarà il ricalcolo dell'Isee, che colpirà chi ha un
reddito basso, senza dimenticare l'eliminazione del reddito di
cittadinanza, che ha determinato non poche difficoltà". Quanto
al mondo del lavoro, "ci sono crisi importanti a Trieste, come
quella della Flex o della Tirso. Serve un progetto industriale
dello Stato che non c'è. Il governo regionale dà delle risposte
ma devono arrivare anche da quello nazionale, che già in passato
aveva fatto promesse, vedi il caso di Electrolux, mai
realizzate. Su questo fronte - ha sottolineato - secondo noi il
Governo è carente a 360 gradi. C'è bisogno di progetti per
l'industria, invece si preferiscono ammortizzatori sociali".
Generutti ha parlato di malcontento per alcuni contratti, come
quelli del porto o quelli legati al trasporto pubblico locale
che non tengono conto, per il sindacato, dell'aumento del costo
della vita.
Sempre per Usb Trieste è intervenuta anche Francesca
Martinelli, che ha puntato l'attenzione sul problema della casa:
"C'è una fortissima emergenza abitativa sul nostro territorio,
dettata anche dal baratro del precariato lavorativo degli ultimi
anni. Ci sono tanti sfratti - ha ricordato - e soprattutto una
manca accessibilità all' edilizia pubblica. Per altro molti
appartamenti sono vuoti e assistiamo a una fase di stallo
dell'Ater che dura ormai da tempo. E non si trovano nemmeno
affitti privati, perché crescono quelli turistici. Per questo
Usb propone un nuovo testo unico sui canoni di locazioni e
chiede che la casa sia un diritto da tutelare con maggior
attenzione".
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