Chiusura fra stretta attualità e
musica per la 31/ma edizione del festival Dedica di Pordenone,
che quest'anno ha esplorato l'opera dello scrittore iraniano
naturalizzato olandese Kader Abdolah.
Questa sera, alle 20.45, nel Convento di San Francesco,
l'incontro "L'enigma persiano.
L'Iran e i conflitti in Medio Oriente", approfondirà uno dei temi più caldi della politica internazionale, partendo dai possibili scenari futuri in una regione cruciale per gli equilibri mondiali.
Protagonisti della
serata Francesco Strazzari, esperto di relazioni internazionali,
professore alla Scuola universitaria Superiore Sant'Anna di Pisa
e autore di saggi su conflitti, terrorismo e geopolitica globale
e Cristiano Riva, studioso di geopolitica e docente.
Domani sarà un grande nome della musica internazionale a far
calare il sipario sul festival. Alle 20.45 il Teatro Verdi
ospiterà il concerto di Ramin Bahrami, uno degli interpreti più
autorevoli nel mondo della musica di Johann Sebastian Bach. Il
concerto, intitolato Tra Oriente e Occidente, sarà un viaggio
musicale attraverso epoche, stili e culture, con un programma
che unisce Bach, Mozart, Chopin, Rachmaninov, Bartók e Rohani. E
celebrerà l'incontro fra popoli nel segno della bellezza e della
libertà, ponendosi, così come l'opera e la vita di Kader
Abdolah, come un ponte fra mondi diversi, per testimoniare la
forza universale della musica, della cultura e dei sentimenti
umani.
Questo pomeriggio, nel frattempo, ha avuto luogo l'incontro
fra Kader Abdolah e una rappresentanza dei 700 studenti delle
scuole superiori che hanno preso parte al progetto/concorso
"Leggere con Dedica" producendo 176 opere fra le quali anche
originali lavori come un brano trap (con tanto di video
musicale) e un gioco da tavola, ispirati alla vita dell'autore o
biscotti a forma di corvo, dal libro di Abdolah e immagine
simbolo dell'edizione 2025 del festival.
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