I casi di autismo sono in aumento ed esiste il rischio che, in proporzione, sempre più persone affette da questa sindrome possano perdersi o rendersi irreperibili: una delle maggiori preoccupazioni per i loro caregiver e accompagnatori.
E' partita da questo presupposto la
conferenza "La scomparsa e l'autismo" - promossa oggi a Sesto al
Reghena (Pordenone) dall'associazione Penelope - che ha messo a
confronto esperti e buone prassi a tutela delle persone
autistiche.
"La percezione delle persone con autismo molto spesso è
alterata - ha osservato la presidente di Penelope Fvg,
l'avvocata Federica Obizzi - e nel caso in cui queste si perdano
tendono ad allontanarsi dagli altri, invece di avvicinarsi e
chiedere aiuto, rendendo molto più complessa l'operazione di
ricerca".
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, Roberto Keller,
responsabile del Centro regionale Disturbi spettro autistico in
età adulta di Torino, il presidente dell'associazione Penelope,
l'avvocato Nicodemo Gentile, e rappresentanti di Protezione
civile regionale, Progettoautismo Fvg e vigili del fuoco.
Al
centro della discussione le buone prassi per la ricerca di
persone scomparse, come ad esempio i protocolli individuati da
Progettoautismo Fvg per la preparazione dei soggetti autistici
alle situazioni di emergenza. Focus poi sulla ricerca con
l'utilizzo delle unità cinofile: Obizzi ha fatto riferimento in
particolare a protocolli applicati in altri ambiti e che
consentirebbero l'impiego di unità cinofile senza il rischio di
spaventare persone con sensibilità particolari.
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