Lo si scorge a fianco della funivia che sale sul Monte Zoncolan. La sua sagoma inequivocabile, con i piloni che sostengono la rampa per il salto, sbuca tra gli alberi sul costone della montagna.
Il trampolino del salto con gli sci che ha proiettato da Ravascletto all'Azzurro i vari Andrea Morassi, Alessio De Crignis e Alessandro Pittin, resta un simbolo del piccolo paese alle pendici dello Zoncolan anche ora che non è più in funzione.
Rimane come effige di una delle realtà più forti della specialità degli sport invernali, capace di sfornare atleti di alto livello e dare lustro a un intero territorio.
"Era stato realizzato a metà degli anni '60, tra il 1965 e il 1970, quando saltavano i 'più anziani', io e Leonardo De Crignis - racconta la storia del manufatto il sindaco Ermes De Crignis, maestro di sci ed ex saltatore -. Qui si sono allenati nei primi anni Andrea Morassi, Alessio De Crignis e Alessandro Pittin". Il trampolino è rimasto in funzione fino a una decina di anni fa.
"Fino a quando Leonardo De Crignis ha continuato a seguire il salto - continua il sindaco -. Ora è cambiato il modo di saltare. E' un peccato che sia inutilizzato perché è stata la nostra bandiera negli anni, ma l'idea di ripartire c'è.
Bisognerebbe farlo con dei trampolini più piccoli, coinvolgendo tutti i bambini del territorio".
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