"Quando sono sceso in pista era solo per l'oro; i sacrifici che ho fatto valevano questa medaglia: era la mia ultima occasione". Dopo le lacrime al traguardo, Elia Viviani racconta la sua gioia per il titolo olimpico nell'omnium del ciclismo su pista alle Olimpiadi di Rio.
"Il merito è averci sempre creduto - ha detto alla Rai -. La caduta mi ha scosso; la fortuna doveva tornare a girare; si chiude un capitolo della mia carriera, ma farò sempre parte della pista. A chi la dedico? Alla mia fidanzata Elena Cecchini".
"Dopo la caduta ho sentito un dolore alla spalla e ho temuto per la clavicola, ma ho visto che avevo soltanto escoriazioni; ho aspettato che mi portassero una bici nuova e sono ripartito.
Per 10 giri sono rimasto frastornato; ho cercato di capire cosa fosse successo, ma vedendo sempre la bandiera italiana in testa sul tabellone ho capito che potevo farcela. Al penultimo sprint ho capito che nessuno mi poteva raggiungere e che quindi avevo vinto".