Le scuse di Ryan Lochte non hanno chiuso la vicenda giudiziaria del nuotatore statunitense che si e' inventato una finta rapina durante le Olimpiadi di Rio. La polizia brasiliana ha infatti intimato a Lochte di tornare in Brasile per deporre, visto che l'atleta ha fatto ritorno negli Usa subito dopo la denuncia. Nel frattempo, la polizia turistica di Rio ha inviato alla procura il fascicolo relativo alla vicenda, chiedendo l' incriminazione di Lochte per simulazione di reato. Un reato che in Brasile prevede una pena da uno a sei mesi di reclusione o il pagamento di una sanzione pecuniaria. Se Lochte non si presentera' alla polizia brasiliana, sara' disposta una rogatoria internazionale. ''Deve tornare a deporre in Brasile'', ha detto il commissario Clemente Braune, che ha condotto le indagini. (ANSA)