Un oro annunciato o quasi. Nonostante le assenze eccellenti sarà molto difficile che il ‘Dream Team’ Usa ritorni in patria senza la medaglia più pregiata al collo. Da quando le star Nba hanno deciso di sbarcare alle Olimpiadi a Barcellona nel ‘92, decisione arrivata dopo l’onta della sconfitta contro la Russia nella semifinale di Seul nell’88 e la successiva delusione ai Mondiali di Buenos Aires nel ’90 (ko con la Jugoslavia), solo ad Atene nel 2004 la squadra dei sogni, nell’occasione ribattezzata ‘Nightmare Team’, ha infatti mancato la vittoria finale, pur potendo contare su stelle del calibro di Duncan, Wade, Iverson e con un giovane Lebron James ancora non devastante come nelle ultime stagioni.
Ad interrompere il dominio incontrastato della star americane dopo il tris di successi, da Barcellona a Sydney, e prima delle vittorie a Pechino e Londra, fu l’Argentina di un altro campione Nba: quel Manu Ginobili, leggenda degli Spurs, che trascinò poi la sua nazionale all’oro in finale contro l’Italia.
Quella di Atene resta per gli azzurri l’ultima partecipazione ai Giochi. A Rio, così come a Pechino e a Londra, Gallinari e compagni non scenderanno in campo: dopo aver assaporato a lungo il sogno olimpico nel torneo di Torino, le speranze a cinque cerchi dell’Italbasket sono svanite nella finale contro la Croazia, battuta appena pochi giorni prima nel girone, che ha chiuso l’ultima porta per Il Brasile in faccia agli azzurri.
Tante le assenze di lusso nella spedizione a stelle e strisce per Rio 2016: da LeBron James a Steph Curry, protagonisti delle finals Nba, passando per Leonard, Westbrook, Paul, Harden e Davis, senza dimenticare il forfait di Kobe dopo l’addio al basket del 24 dei Lakers. Ma il ‘Team Usa’ si presenterà comunque in Brasile come favorita d’obbligo per il terzo oro consecutivo, il sesto delle ultime sette edizioni. La stella indiscussa sarà Kevin Durant, fresco di passaggio ai Warriors, che sarà il primo terminale offensivo in una squadra di indiscusso talento. A guidarla sarà il play dei Cavs, Kyrie Irving, decisivo nella conquista dell’anello, che potrà contare sul sostegno di compagni del calibro di Paul George, Clay Thompson, Jimmy Butler, Draymond Green (presenza non a rischio nonostante l’arresto per aggressione) e sulla fisicità sotto canestro di DeAndre Jordan. Difficile, se non impossibile, per tutti strappare l’oro ai 12 scelti da coach Mike Krzyzewski: a contendersi le altre medaglie del torneo olimpico (si svolgerà dal 7 al 21 agosto con la formula dei due gironi di sei squadre e poi eliminazione diretta di quarti), la Spagna, argento a Londra nel 2012, e vincitrice dell’Europeo lo scorso anno, la Serbia, vice campione del mondo nel 2014, la Lituania, vice campione d’Europa, e la Francia, sempre a podio negli ultimi grandi tornei disputati.
Ancora meno in discussione dovrebbe essere l’assegnazione dell’oro nel torneo femminile. Il ‘Team Usa’ è reduce da cinque vittorie consecutive alle Olimpiadi, iniziate ad Atlanta nel 1996, e si presenta al via anche da Campione del Mondo in carica. Australia, Francia e Serbia guideranno il gruppetto che proverà ad impensierire lo squadrone statunitense.