In un paese che ha le spiagge e il mare tra i più belli del mondo, è naturale che si giochi molto a beach volley. Ed è anche naturale che i padroni di casa puntino a vincere entrambi i tornei olimpici, oltre a quello della pallavolo tradizionale, quella al chiuso. Tutto questo nonostante nelle cinque edizioni disputate - la disciplina è presente da Atlanta 1996, a Barcellona era solo sport dimostrativo - il Brasile ha vinto solo due medaglie d'oro, con gli uomini nel 2004 ad Atene e con le donne proprio ad Atlanta. Assolute protagoniste del beach olimpico sono state le statunitensi Kerri Walsh e Misty May-Treanor, capaci di vincere tre ori consecutivi (Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012). Agli ultimi giochi la medaglia d'oro tra gli uomini è andata ad una coppia tedesca, Julius Brink e Jonas Reckermann. Sul podio, oltre alla 'solita' coppia brasiliana (in questo caso Emanuel Rego e Alison Cerutti) è salito anche un duo della Lettonia. A Rio il Brasile vorrà sicuramente 'vendicarè le ultime due sconfitte consecutive nella finale maschile per la medaglia d'oro e la sola medaglia di bronzo conquistata tra le donne - la finale era stata tutta statunitense.
E l'Italia? Attualmente sono tre le coppie qualificate: tra gli uomini Nicolai-Lupo e Ranghieri-Carambula tra gli uomini e Menegatti-Orsi Toth tra le donne. Un risultato inimmaginabile e storico per il movimento italiano che mai aveva visto tre coppie qualificate e che arriva da un Mondiale dove solo due binomi azzurri erano qualificati. Nicolai-Lupo, tornati alla vittoria recentemente all'Open di Sochi, sono la coppia di punta del beach azzurro: il loro obiettivo è quello di migliorare il risultato di Londra 2012 dove si fermarono ai quarti di finale. Analoga voglia di rivalsa per Marta Menegatti, anche lei battuta a Londra nei quarti di finale - dalle imbattibili May-Treanor e Walsh - quando faceva coppia con Greta Cicolari.