Sarà una questione tra i soliti noti quella della vittoria nel torneo olimpico di tennis. I favoriti in campo maschile sono quelli che dominano le classifiche mondiali. Novak Djokovic, il serbo n. 1 del ranking, quattro anni fa venne sconfitto in semifinale dallo scozzese Andy Murray e nella finalina dall'argentino Juan Martin Del Potro e a Rio vorrà sicuramente salire sul gradino più alto del podio. A Roger Federer, il 'Rè svizzero, manca solo l'oro in singolare (ha vinto il doppio a Pechino 2008 con Stanislas Wawrinka) per coronare la sua stratosferica carriera (17 prove del Grande Slam e una Coppa Davis). Non si può ignorare Murray, campione in carica (battè nell'edizione di Wimbledon a cinque cerchi proprio Federer) e pronto al bis. La scelta del comitato organizzatore di far disputare il torneo su campi in cemento probabilmente penalizza lo spagnolo Rafael Nadal, già vincitore a Pechino 2008 (sul cemento) e che nel 2012 fu costretto a dare forfait a pochi giorni dalla cerimonia d'apertura e che sarebbe stato il portabandiera del paese iberico. Sicuramente meno combattuto si presenta il torneo femminile con la statunitense Serena Williams, peraltro vincitrice quattro anni fa in singolare e in doppio con la sorella Venus, quasi certa della medaglia d'oro. Nonostante lo Slam fallito lo scorso anno a causa della sconfitta in semifinale agli Us Open contro Roberta Vinci e il non brillante inizio stagionale, non si vede all'orizzonte chi possa impedirle il successo. Tanto più che una delle sue rivali più accreditate, la russa Maria Sharapova, è fuori dai giochi vista la sua positività al doping riscontrata agli ultimi Australian Open.
E l'Italia? La sua unica medaglia risale al 1924, il bronzo conquistato a Parigi dal barone Uberto de Morpurgo. Complice anche l'assenza del tennis dalle Olimpiadi dal 1928 al 1988 (nel 1968 a Città del Messico e nel 1984 a Los Angeles è stato uno sport dimostrativo e quindi non contano i bronzi di quell'edizione di Paolo Canè e Raffaella Reggi), sono state poche per azzurri e azzurre di ben figurare. E, complice anche la 'separazionè avvenuta lo scorso anno della coppia formata da Sara Errani e Roberta Vinci (capace di aver vinto tutti e quattro i tornei dello Slam), queste speranze si sono ridotte ancora di più. Ma l'exploit è sempre dietro l'angolo, come è successo lo scorso anno con la vittoria di Simone Bolelli e Fabio Fognini agli Australian Open.