Ultima maratona Baldini, fisico non regge piu'
Gigliotti: da noi ragazzi tutti obesi, 10 anni per trovare erede
(ANSA) - PECHINO, 24 AGO - Pechino 2008, l'ultima
maratona di Stefano Baldini. L'olimpionico di Atene non ha
bissato quel successo ma e' come se ci fosse riuscito, viste
le condizioni in cui si era presentato alla partenza. Reduce
dall'infortunio della settimana scorsa che ne aveva messo in
dubbia la presenza, l'emiliano ha gettato sulle strade della
capitale cinese tutto il cuore e l'orgoglio di cui disponeva
raccogliendo un piazzamento che vale quasi come una
vittoria. ''Visto come stava - dice il suo tecnico Luciano
Gigliotti - come voto gli do 10: oggi Baldini e' stato
stoico e ha dimostrato di avere veramente gli attributi''.
Anche il medico degli azzurri Giuseppe Fischetto e' rimasto
colpito da cio' che ha fatto Baldini: ''con l'infortunio che
ha avuto, un altro non sarebbe partito. Oggi Stefano ci ha
messo l'anima, ed e' stato grande: ha corso in condizioni
menomate ed alla fine era uno dei piu' freschi''.
Tutti questi complimenti, peraltro meritati, non hanno
fatto cambiare idea a Baldini: ''dopo diciotto anni di
carriera, questa e' la mia ultima maratona, non solo con la
maglia della nazionale, ma proprio in assoluto. Il piacere
di correre c'e' ancora, ma il fisico non mi regge piu':
troppi infortuni, e non mi sembra il caso d'insistere''.
''Che io debba chiudere con la gara piu' lunga - insiste -
lo dimostra anche questa maratona. Mi ero preparato alla
grande ma appena ho dovuto mettere quel qualcosa in piu' che
serviva per rimanere ad alto livello sono arrivati i
problemi. Si vede che il fisico ha raggiunto il suo
limite''.
Cosi' nel 2009 fara' solo qualche apparizione nelle corse
su strada di durata limitata: ''correre anche ogni settimana
e' una cosa che in questi anni di maratone mi e' mancato.
Adesso vorrei riprendere quei ritmi''. Poi gli piacerebbe
diventare un esempio per i piu' giovani, ''un po' quello che
Bordin ed altri sono stati per me''. Ce n'e' davvero bisogno
perche' oggi ha chiuso non solo Baldini ma un'intera
generazione della maratona italiana, dietro la quale c'e' il
vuoto, ovvero nessun nome spendibile tra coloro che hanno
tra i 20 e 30 anni. ''Ci vorranno almeno dieci anni -
prevede coach Gigliotti - prima di tirar fuori un campione
come Baldini, se lo troveremo. Elementi interessanti come
Lalli e Meucci non sembrano convinti di puntare sulla
maratona, per quelli ancor piu' giovani c'e' il vuoto
assoluto. Del resto basta andare nelle scuole e si nota che
i nostri ragazzini sono quasi tutti obesi. I keniani vincono
perche' hanno strutture motorie diverse, ma anche tanta
fame''. Baldini conferma (''gli africani senza dubbio
hanno una marcia in piu', e anche molta piu' disponibilita'
al sacrificio''), poi riprende il racconto della sua ultima
corsa sui 42,195 chilometri. ''Credo sia giusto chiudere
cosi' - continua Baldini - e peccato per gli intoppi fisici
degli ultimi mesi, ad aprile e nei giorni scorsi. Senza
questi problemi avrei ottenuto in risultato migliore: non so
se avrei potuto lottare per il podio, perche' davanti sono
andati davvero forte, ma nei primi otto sarei sicuramente
entrato. Il Baldini di Atene se la sarebbe giocata con il
keniano: magari uno dei due avrebbe staccato l'altro negli
ultimi chilometri, oppure ci saremmo giocati la medaglia
d'oro in volata''. Va bene anche cosi', quando si sa essere
campioni anche nella sconfitta: Baldini chiude con un'altra
Olimpiade e l'Italia deve dirgli soltanto grazie, sperando
di trovare al piu' presto un erede.(ANSA)