Quella del cinema America è
un'occupazione che a Roma ha fatto storia, guidata in gran parte
da studenti e liceali romani, oltre a comitati di quartiere, per
la rinascita di uno stabile, gioiello vintage degli anni
Cinquanta, ormai abbandonato e in decadenza. La struttura, che
sorge nel cuore del quartiere romano di Trastevere, è stata
occupata nel 2012 e da allora è divenuto centro di aggregazione
con una programmazione annuale fatta di proiezioni
cinematografiche, partite della Roma, eventi culturali e
dibattiti ai quali hanno preso parte negli anni numerosi
personaggi noti del mondo del cinema e dello spettacolo, così
come avvenuto per esempio al Teatro Valle, anche questa
struttura sgomberata un mese fa e riconsegnata al Campidoglio.
Negli anni '50 l'America era un teatro, poi divenne un
cinema. Quando chiuse i battenti la proprietà, dopo anni, decise
di farci 20 mini appartamenti. Ma arrivò l'occupazione dei
liceali romani a difesa di "un luogo di cultura". Più volte il
ministero dei Beni Culturali si è schierato a tutela del valore
artistico e culturale del cinema, che a Roma ha segnato la prima
esperienza di occupazione permanente da parte degli under 18. Ad
aprile, con una lettera inviata al Campidoglio, alla Regione e
alla Soprintendenza, il ministero aveva espresso parere
positivo sulla richiesta di un vincolo storico-artistico sulla
sala di Trastevere, di proprietà della Società Progetto Uno srl.
Concetto ribadito dallo stesso ministro Dario Franceschini
proprio a fine luglio, dopo una visita al cinema nella quale
aveva spiegato ai ragazzi che "è stata attivata la procedura per
il vincolo sulla destinazione d'uso e sui mosaici" che di fatto
avrebbe dovuto impedire la demolizione e la trasformazione della
sala.
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