La procura di Roma ha aperto oggi un fascicolo, senza ipotesi di reato né indagati, sul caso della consulenza di Virginia Raggi alla Asl di Civitavecchia. Il fascicolo è stato aperto sulla base dell'esposto presentato dall'Associazione nazionale liberta' e progresso (Anlep) riguardo la presunta omissione di dichiarazione di incarichi e compensi da parte della neosindaco per attività professionale svolta in favore della Asl di Civitavecchia nel periodo in cui riceveva l'incarico di consigliere presso l'assemblea Capitolina di Roma Capitale.
Intanto inguaiano il magistrato e ex assessore della giunta Marino, Alfonso Sabella, le dichiarazioni fatte qualche giorno fa sul nuovo sindaco di Roma. Un avviso di garanzia a Virginia Raggi sarebbe un “atto dovuto“, aveva sostenuto Sabella riferendosi alla vicenda degli incarichi ottenuti da Raggi dalla Asl di Civitavecchia e delle relative autocertificazioni. Le sue parole sono diventate ora oggetto di un fascicolo che pende presso la Prima Commissione del Csm, e che era stato già aperto ad aprile, per le considerazioni espresse da Sabella all'Arena di Giletti sul possibile esito di un procedimento penale su Affittopoli.
Due mesi fa la pratica era stata aperta su richiesta del componente laico Alessio Zanettin, eletto su indicazione dei Cinque Stelle. E oggi è stata aggiornata con le dichiarazioni su Raggi. In discussione è sino a che punto e in che termini un magistrato possa esprimersi con dichiarazioni pubbliche su un processo che riguarda altri magistrati (Affittopoli) o su un'inchiesta allo stato delle dichiarazioni ipotetica e poi smentita dalla procura di Roma. Per ora la Commissione si è limitata all'acquisizione delle dichiarazioni, non potendo fare altro visto la strana condizione in cui si trova Sabella. Il Csm ha disposto già dal febbraio scorso il suo rientro in servizio- come ha ricordato in plenum il presidente della Terza Commissione Luca Forteleoni- assegnandolo a uno degli uffici giudiziari che ha più bisogno di magistrati, il tribunale di Napoli. Ma il trasferimento non è ancora operativo, perchè il ministro della Giustizia non ha ancora firmato il relativo decreto. Un ritardo che sta pesando sull'ufficio giudiziario campano, come ha fatto notare il presidente del Tribunale Ettore Ferrara nel corso della recente visita a Napoli del Csm, e che solitamente non si registra in casi analoghi. Sabella era stato indicato dallo sfidante sconfitto di Virginia Raggi, Roberto Giachetti, come un componente della sua squadra. E intanto aveva chiesto al Csm di essere ricollocato fuori ruolo per assumere un incarico di consulenza giuridica a Palazzo Chigi in materia di appalti. Richiesta che è stata bocciata, perchè le norme prevedono che quando un magistrato rientra da un incarico fuori ruolo, non ne possa ricoprire un altro prima che siano trascorsi tre anni di servizio negli uffici giudiziari. Proprio questo meccanismo, osserva qualcuno a Palazzo dei marescialli, potrebbe spiegare il temporeggiamento. "Sarebbe nell'interesse di tutti che questa vicenda si definisse al volo" ha detto in plenum il presidente della Prima Commissione Renato Balduzzi, ricordando che da ottobre è finita l'esperienza amministrativa di Sabella e invitando il Csm a sollecitare il ministro a provvedere.
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