Proseguono gli accertamenti della Digos all'interno dell'edificio di via Curtatone, a Roma, al centro dello sgombero di occupanti, tra i quali numerosi migranti, di una decina di giorni fa. Gli investigatori sono alla ricerca di elementi utili per fare luce sul presunto racket dei posti letto ed anche dell'utilizzo di timbri con sigilli dello Stato italiano. Ieri sono stati sequestrati computer e documenti, tra cui ricevute di pernottamento. Sul posto anche la polizia scientifica per documentare lo stato dei luoghi. L'attività della Digos dovrebbe terminare domani. Quindi ci sarà una relazione al procuratore aggiunto Francesco Caporale, che sulla vicenda di via Curtatone procede per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per contraffazione del sigillo dello Stato.
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