Il processo al Virginia Raggi inizierà il 21 giugno. Lo ha disposto il Tribunale Roma accogliendo la richiesta di giudizio immediato avanzata dai difensori della sindaca di Roma che deve rispondere di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell'ex braccio destro di Raggi Raffaele.
Intanto i 9 gennaio il gip dovrà decidere se mandare a processo Renato Marra accusato di abuso d'ufficio nell'ambito dello stesso procedimento: i destini processuali di Marra e Raggi quindi dovrebbero dividersi alla luce del fatto che, in caso di rinvio a giudizio dell'ex braccio destro della sindaca, il processo per Marra si celebrerà davanti al giudice collegiale.
La sindaca apparirà davanti al giudice monocratico per difendersi dalla accusa della Procura secondo cui mentì all'ufficio Anticorruzione del Comune in relazione alla nomina di Marra senior che da vigile urbano graduato fu promosso a capo del dipartimento turismo con un incremento di stipendio pari a 20 mila euro.
L'inchiesta sulle nomine travolse la sindaca esattamente un anno fa quando i pm le contestarono la nomina di Renato Marra, da vicecapo della polizia municipale alla Direzione Turismo del Campidoglio, e di Salvatore Romeo, capo della segreteria politica con un aumento di stipendio da 39mila euro da dipendente del Dipartimento Partecipate a 110mila euro, poi ridotti a 93mila a seguito dei rilievi Anac.
Per il caso Romeo la sindaca viene indagata per abuso d'ufficio ma la Procura poi ne sollecita l'archiviazione nel settembre scorso. Proprio in relazione a Romeo la Procura indagò anche su alcune polizze vita da lui stipulate nel 2016 e che vedevano tra i beneficiari anche la stessa Raggi. La sindaca interrogata ha sempre ribadito la correttezza del suo operato.
La tempesta giudiziaria costò il posto a Raffaele Marra, coinvolto anche in un processo per corruzione in concorso con il costruttore Sergio Scarpellino per la compravendita di un appartamento, e a Salvatore Romeo.
Quest'ultimo però ora nuovamente ritornato a ricoprire il ruolo di funzionario al comune.
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