Ad Amatrice si apre l'edizione 2018 della Sagra degli spaghetti all'amatriciana, la salsa che da mezzo secolo ha reso famoso nel mondo il borgo reatino distrutto dal sisma del 24 agosto 2016. E' l'edizione della rinascita, dopo le due, quelle del 2016 e del 2017, annullate a causa dell'emergenza terremoto. Un modo per "andare avanti, perché ogni passo che facciamo è un passo verso il futuro e dobbiamo farlo passando innanzitutto per le nostre tradizioni. La Sagra è un pezzo della nostra storia", ha detto il sindaco facente funzione, Filippo Palombini, annunciando la tre giorni di iniziative.
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A preparare i piatti, 5mila al giorno quelli previsti, sarà la Proloco di Amatrice, storica colonna portante della Sagra insieme al Comune, che da sempre si occupa della preparazione del piatto mettendo insieme con una tradizione che si tramanda di generazione in generazione i principali ingredienti dell'antica ricetta: spaghetti, guanciale, pecorino e pomodoro.
Protetta dal marchio De.Co., la Denominazione Comunale, la genuinità dei prodotti che costituiscono la materia prima del popolare piatto nato sotto i monti della Laga, è garantita dal simbolo del Cavallo e della scritta Fidelis Amatrix, la moneta del XIV secolo recante lo stemma della Città.
L'appuntamento è per venerdì alle 12,30. Sul sito del Comune di Amatrice (www.comune.amatrice.rieti.it) sono presenti le informazioni logistiche per raggiungere le aree dove si svolgerà la Sagra ed è possibile prenotare il biglietto (5 euro, gratis per i bambini sotto i 6 anni) che consente di parcheggiare, utilizzare le navette e degustare il piatto. Sono quasi 10mila le prenotazioni già confermate. Il ticket potrà essere acquistato anche ai due varchi di accesso. Ricco il programma degli spettacoli, anche grazie al sostegno della Regione Lazio, che fino a domenica faranno da cornice alla Sagra.
A inaugurare la tre giorni, venerdì, sarà la banda musicale di Casperia (Rieti) con le sue majorette, seguiranno altri 19 eventi con tanti ospiti, come i Goblin, Ambrogio Sparagna, Pablo e Pedro e l'appuntamento con 'Il Jazz italiano per le terre del sisma'. Tra le iniziative, anche la seconda infiorata di Amatrice curata dai maestri infioratori di Genzano (Roma).
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