Un istituto di suore dismesso, aule vuote e campanelle mute da un decennio. Una scuola pubblica a poche centinaia di metri di distanza piena di bambini, alle prese con il rompicapo del distanziamento sociale per la ripresa di settembre. Offerta e domanda si sono incontrate: grazie a un accordo tra il Campidoglio e il Vicariato, e a una raccolta fondi tra i genitori, una gran parte degli alunni - ben 300 su 800 - affronterà il nuovo anno scolastico nell'altro edificio, lasciando la 'vecchia' scuola più sgombra e quindi in regola con le norme anti-Covid. Accade al Trionfale, quartiere nord di Roma, dove è andata in visita la sindaca Virginia Raggi.
L'istituto è quello delle Maestre Pie Filippini; la scuola pubblica è l'I.C. 'Ovidio' alla Balduina, una grande struttura che ospita a regime, tra elementari e medie, 800 bambini del quartiere. Troppi, si rende conto metro alla mano nel corso dell'estate la preside Claudia Ghio. Troppi per entrare tutti a scuola e rispettare la distanza di legge. "L'unica alternativa possibile sarebbero stati i doppi turni - ha spiegato stamani la dirigente -. Allora abbiamo cercato un'altra sede". Il 'gancio' con le suore di via Sangemini, una traversa della famosa via Fani del sequestro Moro, è il vaticanista e docente universitario Piero Schiavazzi, genitore di un alunno dell''Ovidio'. In estate il primo sopralluogo all'istituto: "Una struttura bellissima, ben tenuta. E poi era già una scuola" racconta la preside: sembra fatta apposta per noi. Ma c'è un problema: va sostituita la caldaia, senza la quale i bambini non possono affrontare l'inverno.
Insomma, c'è il rischio che non se ne faccia nulla. Scatta allora una raccolta fondi volontaria tra i genitori dell''Ovidio' per coprire la spesa straordinaria: "E' un esempio di collaborazione profonda che ha a oggetto i nostri figli - s'è complimentata Raggi - Li ringrazio per aver contribuito materialmente per la caldaia, una spesa extra che non rientrava nelle possibilità dell'amministrazione comunale per via delle regole burocratiche". Il protocollo Campidoglio-Vicariato-Ufficio scolastico regionale, firmato lo scorso 28 luglio, prevede che parrocchie e enti religiosi possano mettere a disposizione spazi per consentire le lezioni 'in presenza' nel corretto distanziamento sociale; il Comune, da parte sua, deve elaborare "i necessari interventi di adattamento e ristrutturazione funzionale" sui locali messi a disposizione. E' quanto sta accadendo anche alle Maestre Pie Filippini, dove il XIV Municipio sta effettuando alcuni lavori, dall'adeguamento dei bagni al piano terra con sostituzione dei sanitari per asilo con quelli per adulto, la realizzazione di un bagno per disabili, la manutenzione della rampetta disabili, la messa in sicurezza delle porte a vetri e di una porzione di cortile.
Il 14 settembre dunque ben 300 ragazzi e ragazze delle medie, su 800 alunni dell''Ovidio', varcheranno le porte dell'istituto di via Sangemini: "Potrebbe essere il più grande trasferimento di alunni di tutta Roma" afferma la preside. Certamente non l'ultimo: "La collaborazione con il Vicariato - conclude la sindaca Raggi - sta dando frutti. Abbiamo trovato altri spazi nel X Municipio per venire incontro alle esigenze degli istituti, talvolta non adeguati alle normative".
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