(di Luciano Fioramonti)
Una selva oscura illuminata dalle
luci spettrali dei monitor che rilanciano gli scenari dei luoghi
simbolo dei disastri nucleari del Ventesimo Secolo, immagini di
corpi nudi affastellati mentre si contorcono o si elevano, l'
Inferno contemporaneo scandito da una colonna sonora elettronica
potente e ossessiva, la luce abbagliante del Paradiso rilanciata
da schermi e lighgtbox tra miniature quattrocentesche, e un
viaggio alla scoperta del fascino e della bellezza della lingua
italiana. E' il Dante radioattivo e visionario del puzzle
multimediale che proposto a Roma da Rhinoceros Gallery e la
Fondazione Alda Fendi-Esperimenti con l'Accademia della Crusca
per celebrare i 700 anni della morte del Sommo Poeta. L'
edificio storico nel cuore della Capitale, tra il Campidoglio e
il Circo Massimo davanti all' Arco di Giano, riapre le porte al
pubblico a ingresso gratuito su prenotazione dal 16 aprile al 15
luglio con questo progetto che mette insieme la rivisitazione
particolare della Divina Commedia attraverso le fotografie di
Claudia Rogge, l' istallazione di Raffaele Curi (direttore
artistico della Fondazione) di un Dante filtrato attraverso il
suo ''sogno intimo'', e l'italiano nei mille risvolti di parole
e modi di dire.
Negli ambienti rimodulati per Alda Fendi dall'architetto
francese Jean Nouvel le immagini di ''EverAfter'' manipolate
digitalmente dall'artista visuale di Dusseldorf raccontano i tre
regni dell' oltretomba immaginato da Dante.
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