Pare oggi il concorso internazionale
di progettazione per l'ex carcere borbonico nell'isola di Santo
Stefano di Ventotene. A dare l'annuncio è stata la commissaria
straordinaria di governo Silvia Costa insieme con Daniele
Leodori, vicepresidente della Regione Lazio, Francesco Carta,
assessore delegato e Invitalia, soggetto attuatore del contratto
istituzionale di sviluppo. Il bando, al quale potranno
partecipare tutti i soggetti in possesso dei soli requisiti
professionali, resterà aperto fino alle 12 del 23 settembre. Al
gruppo di progettazione sono richieste competenze nel campo del
restauro, della progettazione architettonica, paesaggistica,
museografica, digitale, oltre che ingegneristica in tutti i suoi
aspetti strutturali, geotecnici e impiantistici che dovrà essere
integrato da restauratori, archeologi, storici dell'arte,
antropologi, ornitologi, biologi marini, agronomi, botanici e
tecnici abilitati a sottoscrivere le varie istanze autorizzative
del progetto.
"Il lancio di questo concorso internazionale - sono le parole
della commissaria Silvia Costa - costituisce la fase più
importante del processo di 'rigenerazione' del sito dopo i
lavori in 'somma urgenza' già realizzati e l'imminente
aggiudicazione della gara di appalto per l'intervento di messa
in sicurezza e parziale restauro conservativo del Panottico.
Ricordo che l'ammontare degli interventi da progettare è pari a
31 milioni di euro, mentre le risorse stanziate per la
progettazione e la direzione dei lavori sono oltre 3 milioni di
euro. Il Progetto di conservazione, restauro e riuso dell'ex
carcere borbonico è l'occasione per rigenerare un luogo
altamente simbolico che dovrà essere in grado di 'parlare' alle
nuove generazioni europee, restituendo alla memoria collettiva
l'identità di Santo Stefano di Ventotene, a partire dalle
vicende storiche e dalle esperienze umane che hanno segnato i
centosettanta anni di vita del Carcere in una storia integrata
con l'isola madre di Ventotene, culla d'Europa".
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