I soffitti a cassettoni dipinti con
motivi floreali che creano giochi di luci e ombre, gli affreschi
decorativi che si rincorrono lungo il perimetro delle pareti con
le scene giocose dei putti policromi, lo straordinario "Tavolo
Borghese" realizzato nel 1634-35 dall'Algardi e modificato da
Valadier. E poi mobili preziosi come gioielli, ben otto antichi
arazzi, due dei quali firmati da Jan Raes II, il più importante
tessitore di Bruxelles del XVII secolo, e infine i sontuosi
materiali forniti dalla Tessitura Alois di San Leucio, a
sostituire i parati serici originali, in gran parte tessuti sui
motivi settecenteschi.
È tornata intatta l'atmosfera di raffinata e accogliente
eleganza che si respirava un tempo a Casa Litta - Palazzo
Orsini, sede dell'Ambasciata dell'Ordine di Malta presso la
Santa Sede, i cui ambienti sono stati oggetto di un radicale
restauro realizzato grazie al sostegno della Fondazione Giulio e
Giovanna Sacchetti onlus. Neppure il Covid ha bloccato
l'ambizioso programma di interventi durato poco più di un anno e
mezzo, da gennaio 2020 a giugno 2021, per riportare al più
presto all'antico splendore una dimora di 4 piani la cui
bellezza principesca - in linea con quella del Palazzo Orsini,
nato sulle rovine del Teatro Marcello - era stata minacciata dal
trascorrere impietoso del tempo.
Un luogo di arte e di storia nel pieno centro di Roma, che
ora potrà essere di nuovo fruito: il recupero e il restauro
degli ambienti - che ha riguardato tre imponenti saloni, la Sala
Verde, la Sala Gialla e la sala da pranzo, oltre a interventi
alla struttura e agli impianti della grande abitazione - il cui
costo complessivo si aggira attorno ai due milioni di euro
permetterà infatti di rendere di nuovo possibili le visite al
pubblico a partire dall'autunno e darà l'opportunità di mettere
a disposizione di banche, imprese e società gli spazi per
attività di rappresentanza.
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