Il Casino dell'Aurora, l'unica
struttura superstite di villa Ludovisi, tra le residenze private
più belle della Roma pre-unitaria, va all'asta. Ma il primo
tentativo di vendita del complesso monumentale e dei suoi
tesori, primo tra tutti l'unico affresco di Caravaggio esistente
al mondo ("Camerino di Giove Nettuno e Plutone o Gabinetto
alchemico"), si chiude senza aggiudicazione perché "deserta". Il
prezzo di base era fissato in 471 milioni di euro. Ad aprile si
potrebbe procedere, quindi, ad una nuova asta con valore
ribassato.
All'origine della vicenda il mancato accordo tra gli eredi
del principe don Nicolò Boncompagni Ludovisi, proprietario della
dimora, morto nel 2018. In passato, come ha raccontato la
principessa Rita Boncompagni Ludovisi alla Reuters, sia Bill
Gates, sia un emiro del Qatar, avevano manifestato interesse per
quello che è un vero e proprio scrigno d'arte. Nel Casino
dell'Aurora, circa 2800 mq di superficie, infatti, ci sono anche
le cinque sale affrescate dal Guercino e poi sculture, stucchi,
statue, colonne e lo splendido giardino. Insomma, un patrimonio
tale da rendere di fatto l'abitazione un polo museale. La
Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di
Roma ha richiesto, tra le altre cose, il restauro dei beni
architettonici ed artistici. Opere che rimarranno a carico del
futuro acquirente, il cui costo è stato valutato in circa 11
milioni di euro e detratto dal valore.
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