Il 21 ottobre scorso Roberto
Gualtieri, dopo la vittoria alle urne contro Enrico Michetti, si
insediava in Campidoglio. Da allora sono trascorsi cento giorni,
un periodo che il nuovo sindaco ha trascorso riorganizzando la
macchina amministrativa, facendo nomine, predisponendo e
approvando il bilancio, studiando e impostando i principali
dossier e approntando un primo piano straordinario per la
pulizia della città, con la prospettiva di risolvere nei
prossimi anni in modo strutturale, con nuovi impianti,
l'emergenza rifiuti che da anni affligge la Capitale.
Dopo la tappa fondamentale dell'approvazione del primo
bilancio della sua consiliatura, Gualtieri punta a quattro
obiettivi fondamentali: potenziare e rendere efficiente pulizia
manutenzione e mobilità, sfruttare pienamente tutti i fondi del
Pnrr, organizzare al meglio il Giubileo del 2025 e conquistare
Expo 2030.
La sua giunta è stata presentata il 3 novembre, 13 giorni
dopo il suo insediamento, così intorno al 10 febbraio il primo
cittadino insieme ai suoi assessori potrebbe fare un punto
stampa per un primo bilancio ufficiale. Di certo, in questi
primi 100 giorni, Gualtieri ha preso contatti e incontrato tutte
le principali istituzioni con cui poter collaborare per Roma:
dal premier Mario Draghi e diversi ministri, al presidente
neoeletto Sergio Mattarella, fino a Papa Francesco. Ha perorato
in Parlamento il dossier di un nuovo ordinamento per la
Capitale, avviato con Anas un lavoro per rifare le strade e,
insieme ad altre grandi città, sottolineato la necessità di un
'aggiustamento' nella ripartizione di alcuni fondi del Recovery.
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