Subito il Festival di Spoleto, poi i
grandi festival italiani da Ravello a Taormina e Macerata, la
tournée in Germania ad agosto, a metà settembre Milano e a
Torino per il Festival MiTo e, infine, il concerto a Bratislava
il 1 ottobre. Un'estate fitta di appuntamenti, ben 18, attende
l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che torna
in grande stile con il suo direttore musicale Antonio Pappano e
con altri maestri illustri sul podio a incontrare il pubblico
all'aperto.
Il Coro, istruito da Piero Monti, sarà protagonista il 24
giugno della serata inaugurale del Festival dei due Mondi
insieme alla Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer
nella prima esecuzione europea dell'oratorio di Philip Glass The
passion of Ramakrishna. Il 2 luglio a dirigere l'Orchestra sarà
Barbara Hannigan, nel ruolo anche di soprano per interpretare
Elle, unica protagonista di La voix humaine di Poulenc, tragedia
lirica in un atto composta nel 1958, che proporrà anche le
Metamorphosen di Richard Strauss per 23 archi solisti.
L'orchestra con Pappano chiuderà il 10 luglio con il concerto
finale in Piazza Duomo, con un programma di musica americana. Il
Coro sarà in scena in luglio a Roma anche all'Auditorium Parco
della Musica Ennio Morricone, il 15 con i Carmina Burana di Carl
Orff e il 21 su autori russi con l'Orchestra Nazionale dei
Conservatori e la Banda dei carabinieri.".
Il 15, 21 e 23 luglio l'Orchestra ha in programma un concerto
al Teatro Greco di Taormina, il debutto allo Sferisterio di
Macerata e lo spettacolo a Villa Rufolo di Ravello, tutti con il
maestro sudcoreano Myung-Whun Chung, per proporre le sinfonie n.
6 e n. 7 di Beethoven. Gli appuntamenti riprenderanno il 27
agosto, alla Oper Bonn, con la prima esecuzione tedesca di
Repression, il brano del compositore Yikeshan Abudushalamu
vincitore del Concorso Berio 2019 promosso dall'Accademia
Nazionale, e il 28 a Lucerna con la Sinfonia dell'Italiana in
Algeri di Rossini. Il 4 settembre, sempre con Pappano, sarà la
volta della Elbphilharmonie di Amburgo e il 5 della Philharmonie
di Berlino.
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