Dal Cantico dei Cantici
alle Nozze di Cana. Dai monaci benedettini della Borgogna alla
nascita del Barolo. Dal vino come emblema della vita rurale a
simbolo di festa. Un viaggio, tra aromi e sapori, aneddoti e
curiosità, lungo quattro serate, nel quartiere Trieste di Roma.
Torna in autunno "La vite e i tralci", il ciclo di lezioni sul
vino nella Bibbia, nella storia e nell'arte, a cura dell'Ufficio
per la Pastorale del Tempo libero, del turismo e dello Sport
della Diocesi di Roma. Il percorso, che fa della nuova
evangelizzazione il suo punto di forza, sarà guidato per il
quarto anno consecutivo dal teologo e sommelier Marco Cum.
Ogni incontro si svolgerà alla parrocchia San Saturnino. Si
comincia il 6 ottobre. Fulcro della serata il versetto del Libro
del profeta Isaia "Il Signore degli eserciti preparerà un
banchetto di grasse vivande". Partendo dall'enologia antica si
giungerà fino a uno dei luoghi simbolo della storia del vino in
Europa: l'abbazia di Cluny. Poi, ascoltando alcuni brani del
Cantico dei Cantici, si potranno degustare il Saperavi della
Georgia e un Pinot Nero. Tappa successiva il 20 ottobre. Dopo
l'analisi del brano del Vangelo da cui prende il titolo il
corso, "Io sono la vite e voi i tralci", ci si focalizzerà sulla
figura della marchesa Juliette Colbert, protagonista della
storia del vino in Francia, e sulla nascita del Barolo che verrà
degustato insieme a un Arneis. Il 3 novembre, invece, sullo
sfondo de "La vigna del Signore è il suo popolo", si affronterà
il tema del vino nell'arte. Assaggiando un Grechetto e un
Cesanese, si parlerà, infine, della Chiesa come vigna mistica e
dell'importanza dei simboli della vita rurale. Al centro
dell'ultimo appuntamento, il 17 novembre, "Le nozze di Cana"
durante cui Gesù tramutò l'acqua in vino. La serata si chiuderà
con la degustazione dello Champagne e del Moscato d'Asti.
Sono 50 i partecipanti ammessi a "La vite e i tralci" durante
cui sarà necessario osservare il protocollo sanitario vigente
relativo all'emergenza sanitaria in corso. Per partecipare c'è
una quota di iscrizione.
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