"Nel programma di Rocca non sono mai
citate le donne né le politiche di genere. Il futuro è nelle
nostre mani e il voto questa volta passa dalle donne perché i
loro diritti saranno i primi ad essere attaccati da una destra
repressiva, che si sta riaffacciando prepotentemente". Lo ha
affermato Alessio D'Amato, candidato del centrosinistra alla
presidenza della Regione Lazio nell'incontro avuto oggi
pomeriggio presso il comitato elettorale dal titolo 'La forza
delle Donne'.
"Dobbiamo difendere il lavoro prezioso fatto in questi anni a
difesa dei diritti delle donne - aggiunge - perché c'è un mondo
antico che si sta riproponendo come una marea e noi dobbiamo
alzare gli argini. Penso ad esempio ai centri antiviolenza: nel
2013 c'erano 8 centri e 8 case rifugio, oggi sono 38 i centri
antiviolenza e 15 le case rifugio, un grande lavoro come per la
pillola contraccettiva gratuita nei consultori per le giovani
donne e per la legge 194 e i consultori che hanno registrato un
aumento con oltre 200 mila accessi. La procreazione medicalmente
assistita (PMA) per la quale abbiamo innalzato l'età fino a 46
anni, il grande lavoro per la prevenzione grazie all'aumento
degli screening oncologici sul tumore alla mammella e alla
cervice uterina. La Regione Lazio è stata la prima a introdurre
una normativa per il rispetto della parità salariale con uno
stanziamento di 7,5 milioni di euro nell'ultimo triennio. Oggi
dobbiamo difendere questo lavoro contro una destra che vede, da
una parte il presidenzialismo e dall'altro il decreto 'spacca
Italia' con l'autonomia differenziata. La destra che sostiene
Rocca è una destra che aveva portato questa Regione nel baratro,
con 10 anni di commissariamento per la sanità con il maggior
disavanzo a livello nazionale. Noi - ha concluso D'Amato - siamo
quelli che l'hanno risollevata e che ad esempio hanno il maggior
numero di donne alla guida delle aziende sanitarie. Un risultato
di cui vado orgoglioso e che rivendico".
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