'Riportando tutto a casa' è il titolo
della mostra collettiva che il Museo delle Navi Romane di Nemi
ospita fino al 30 settembre. Curata da Lorenzo Madaro e su
progetto di Contemporary Cluster, in collaborazione con la
direzione regionale Musei Lazio, l'esposizione riunisce le opere
di 23 artisti provenienti da tutta Italia, con esperienze e
attitudini diverse, che dialogano con l'architettura e la
collezione permanente del museo. Lo fanno attraverso
installazioni, dipinti, sculture, videoarte e altri linguaggi
sperimentali in grado di generare una lettura aggiuntiva al tema
del ricordo. Ogni artista elabora la propria personale visione
in base al grande repertorio di oggetti ritrovati durante gli
scavi archeologici degli ultimi decenni e conservati nel museo,
mentre il pubblico è invitato a muoversi liberamente alla
ricerca di scenari familiari. Grazie alla coralità
dell'esposizione il percorso museale è carico di suggestioni, di
progettualità, di differenze dialettiche e di complessità,
proprio come i protagonisti del romanzo di Nicola Lagioia, da
cui è preso in prestito il titolo della mostra. Gli artisti in
mostra sono: Paolo Assenza, Antonio Barbieri, Canicola, Dario
Carratta, Cosimo Casoni, Giovanni Chiamenti, Matteo Costanzo,
Fabrizio Cotognini, Giovanni De Cataldo, Valerio Di Fiore, Gioia
Di Girolamo, Luca Di Terlizzi, Marco Emmanuele, Francesco
Fossati, Federika Fumarola, Alberto Gianfreda, Alessandro
Giannì, Giulia Manfredi, Caterina Morigi, Nero/Alessandro
Neretti, Luca Petti, Giusy Pirrotta e Andrea Polichetti.
La mostra rientra nel progetto del ministero della Cultura di
riportare nei luoghi di origine e nei musei delle province
reperti conservati nei depositi ministeriali e di valorizzare le
collezioni permanenti, integrandole con mostre d'arte
contemporanea. Daniela De Angelis, direttrice del Museo delle
Navi Romane, sottolinea infatti come il museo di Nemi stia
vivendo una stagione di rinnovata attività di valorizzazione e
di richiamo turistico.
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