Sulla vicenda di Emanuela Orlandi il
Promotore di giustizia dello Stato vaticano ha trasmesso tutti
gli atti raccolti nei mesi scorsi alla procura di Roma, perché
ne prenda visione e possa "procedere nella direzione che
ritiene più opportuna". In particolare l'ufficio ha raccolto
"tutte le evidenze reperibili" nelle strutture del Vaticano e
della Santa Sede, "anche cercandone attestazione tramite
conversazioni con le persone responsabili di alcuni uffici
all'epoca dei fatti". E ha proceduto all'esame del materiale
"confermando alcune piste di indagine meritevoli di ulteriore
approfondimento"
"È un primo passo . Mi auguro che la documentazione fornita
alla procura di Roma sia rilevante e che il Vaticano continui a
collaborare fattivamente. Sono tante le cose da chiarire, mia
sorella merita verità e giustizia" ha commentato Pietro Orlandi
che tramite il legale della famiglia, l'avvocata Laura Sgrò, ha
anche rivolto un appello alla premier Giorgia Meloni .La
richiesta è che "possa contribuire, nel rispetto dei ruoli, alla
ricerca della verità sulla scomparsa di Emanuela e al contempo a
chiarire tutti i fatti che in questi quaranta anni hanno segnato
l'Italia e sono ancora rimasti oscuri".
La famiglia esprime anche un altro auspicio: che il Papa
ricordi "con parole di speranza" la prossima domenica, durante
l'Angelus, Emanuela. "Sarebbe un gesto importante, di carità, in
pieno spirito evangelico, che metterebbe fine a ogni polemica e
rafforzerebbe la volontà di tutti nel cercare la verità", ha
detto l'avvocata Sgrò.
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