Alla fine del pasto l'amaro lo ha dovuto mandare giù il ristoratore. Nessuno è passato a saldargli il conto. Non una cena tra amici che alla chetichella se ne vanno: un intero banchetto di nozze con una settantina di invitati andati in quel locale tipico ciociaro tra Veroli e Boville Ernica per festeggiare il matrimonio appena celebrato. Lui piccolo imprenditore edile di 40 anni di Ferentino, lei 25 anni polacca ma da tempo residente a Roma. Avevano opzionato la data del banchetto da tempo, concordando il menù: a base di pesce fresco che piace molto ai parenti della sposa. Lo avevano testato a cena portando anche i genitori di lui: proprio questi ultimi approvano ed il papà di lui concorda le modalità del pagamento, qualche centinaio d'euro d'acconto subito e saldo il mercoledì successivo alla domenica delle nozze. Accade spesso, per essere certi sul numero dei presenti e fare bene i conti; finora in quel locale non c'erano mai stati problemi. Totale di questo banchetto: ottomila euro, bevande comprese. Ma il giorno pattuito, lo sposo non s'è visto. Dal ristorante lo hanno atteso fino a sera e poi hanno provato a telefonargli: nessuna risposta.
Chiedendo in giro hanno provato a risalire almeno ai genitori: stessa situazione. Con il nome degli sposi in mano, il ristoratore s'è messo in macchina ed ha raggiunto Ferentino per andare a cercare di persona i due clienti smemorati. In una mezzora ha localizzato la casa: nella parte bassa della città. C'è andato: porte chiuse e serrande abbassate. Ha chiesto allora ai vicini di casa ma nessuno li ha più visti dal giorno dopo le nozze, né gli sposi né i genitori dello sposo. Qualcuno, con una certa malizia ha detto al ristoratore che non era rimasto solo il suo conto da saldare. A quel punto, al titolare del ristorante non è rimasto altro da fare che andare dai carabinieri e denunciare il novello sposo per 'Insolvenza fraudolenta'. Dalla caserma di Ferentino, con la collaborazione dei loro commilitoni del Reparto operativo di Frosinone hanno impiegato poco a ricostruire gli spostamenti della coppia. I nomi risultano passati alla frontiera di Fiumicino il giorno dopo lo sposalizio: hanno preso l'aereo e sono andati in Germania atterrando a Francoforte. Tutti: marito, moglie e genitori dello sposo. Forse per proseguire verso la Polonia dai suoceri. E festeggiare pure lì. Sperando che non dimentichino di pagare il conto un'altra volta.
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