Altre due pietre d'inciampo, dedicate ai deportati Eugenio e Giacomo Spizzichino, sono state oltraggiate in via Mameli 47 a Roma. È il secondo atto vandalico scoperto in poco più di 24 ore. Ieri mattina, sempre a Trastevere, erano state danneggiate altre due pietre d'inciampo. Dalle immagini, le pietre risultato anche questa volta annerite. Gli investigatori stanno verificando se si tratti di vernice o se siano state bruciate.
"La pietra d'inciampo in memoria del mio bisnonno Aurelio Spagnoletto, deportato ad Auschwitz, è stata bruciata a Via Dandolo a Roma da chi non accetta che i suoi nipoti si rifiutino di fare la stessa fine. L'Europa non è un posto per ebrei". Lo scrive in un post su X Jonathan Pacifici in merito alla pietra di inciampo dedicata al bisnonno vandalizzata ieri a Trastevere.
Le pietre prese di mire a Trastevere ricordavano la deportazione di Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto. Ad accorgersi che le due pietre erano completamente annerite è stata una signora di passaggio in via Dandolo. La dinamica dell'atto è ancora da accertare. Le pietre ora sono state ripulite.
"Se fosse confermato che si tratta di un atto di profanazione deliberato, sarebbe gravissimo. Le pietre d'inciampo per la nostra comunità e per tutti i romani hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta anche da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi. Ribadisco la piena fiducia nella vicinanza e vigilanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine", il commento del presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun.
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