Di fronte a un evento tragico come
quello di cui è stata vittima Giulia Cecchettin, "sentiamo
ripetere come la scuola debba avere un ruolo centrale per
cambiare certi aspetti della nostra società. Ma fino ad oggi
come sono state trattate la cultura e la scuola nel nostro
Paese? Educare anche attraverso la formazione umanistica vuol
dire sviluppare la crescita personale e la capacità critica,
elementi che sono la base di un'educazione alle emozioni". Lo
dice all'ANSA, Lina Bolzoni, critica letteraria, saggista,
docente emerita di Letteratura italiana alla Scuola Normale
Superiore di Pisa, socia della Accademia Nazionale dei Lincei e
della British Academy, già insegnante in università come Nyu,
Harvard, Ucla e Collège de France. L'autrice, fra gli altri, di
La stanza della memoria e Nel giardino dei libri sarà fra le
protagoniste del convegno 'Attualità degli studi umanistici -
Sei storie di donne', organizzato dall'Accademia Nazionale dei
Lincei e la Fondazione I Lincei per la scuola, il 22 novembre,
nella Capitale a Palazzo Corsini.
Un incontro che pone l'attenzione sul profondo nesso tra
scienze umane e scienze sociali e sul ventaglio molto ampio di
prospettive aperto dalla formazione umanistica, anche grazie
alla trasversalità dei suoi saperi e all'apporto delle nuove
tecnologie. In un momento nel quale il discorso nei media, anche
rispetto alle prospettive di lavoro è quasi sempre incentrato
sulle discipline scientifiche, "la nostra idea è di dimostrare
attraverso una serie di esempi concreti come sia possibile
interpretare gli studi umanistici in modo molto creativo -
aggiunge Lina Bolzoni -. L'idea è di rivolgersi soprattutto alle
donne, ma non solo, perché con gli studi umanistici si pensa
soprattutto all'insegnamento, e oggi vediamo come questo, che
occupa una larghissima maggioranza femminile, sia dequalificato,
nella mentalità comune e negli stipendi". Tra le donne al centro
del convegno ci sono Silvana Sciarra, già Presidente della Corte
Costituzionale; la presidente di Adelphi, Teresa Cremisi; Giulia
Cogoli, ideatrice fra gli altri, del festival Dialoghi di
Pistoia; la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta;
l'economista indiana Bina Agarwal.
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