"Serena Mollicone era alta 1,55. Il
segno sulla porta della stazione dei carabinieri è ad una
distanza da terra di 1,54. Non può essere stata a determinarne
la morte". E' quanto ha sostenuto oggi in aula il criminologo
Carmelo Lavorino, consulente della difesa della famiglia
Mottola, nell'ambito del processo davanti alla Corte d'Assise
d'Appello di Roma per l'omicidio della ragazza di Arce nel 2001.
Il consulente ha aggiunto che "c'è una disparità evidente tra
l'altezza di Serena e la frattura nella porta. La dottoressa
Cattaneo del Labanof di Milano dice che la frattura sulla porta
è all'altezza di 1,54 da terra e che ciò coincide con l'altezza
approssimativa di Serena che sarebbe stata sbattuta contro la
porta. Noi diciamo che non è possibile, che non può essere vero
che una ragazza come Serena alta 1.55, anche se spinta, possa
aver procurato una frattura, rimanendo peraltro ferita
sull'arcata sopraccigliare che è più in basso, nella porta a
un'altezza di 1,54", ha affermato.
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