Si tratta di tre uova in ceramica,
realizzate dall'artista-ceramista Cinzia Chiulli, con la stessa
tecnica usata nel medioevo. Ognuna delle tre ceramiche raffigura
un tratto distintivo della città, dipinto a mano dalla stessa
Chiulli con la tecnica dell'epoca, ovvero usando speciali ossidi
metallici che, una volta cotti al forno conferiscono un aspetto
unico alle opere.
La prima, raffigurante il particolare dell'agnello
sacrificale dipinto alla sommità del trittico ligneo del
Santissimo Salvatore, sarà donata alla chiesa di Santa Maria
Nuova che ospita il trittico.
La seconda, raffigurante un'immagine classica, di Santa Rosa,
andrà proprio al monastero viterbese dedicato alla patrona.
Mentre la terza, con sopra un particolare di un'opera muraria
viterbese, che raffigura l'elevazione dello spirito umano,
attraverso la transizione della parola da "odio" all'invocazione
"o Dio", sarà donata al Vescovo di Viterbo Orazio Francesco
Piazza.
"Siamo in un epoca di grande confusione - ha sottolineato la
Chiulli - in questa Pasqua più che mai bisogna diffondere
simboli di pace. Le uova sono un simbolo di rinascita - ha
concluso - e spero che questa Pasqua possa segnare la rinascita
di una era di saggezza e pace".
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