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Uccisi quattro cavalli nel Viterbese, insorgono gli animalisti

Uccisi quattro cavalli nel Viterbese, insorgono gli animalisti

Vagavano vicino all'Aurelia. Oipa: 'Sindaco Tarquinia chiarisca'

ROMA, 30 marzo 2024, 18:03

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

I quattro cavalli che da qualche giorno vagavano in prossimità dell'Aurelia vicino Tarquinia, sono stati abbattuti a colpi di arma da fuoco. A comunicarlo oggi pomeriggio tramite una nota stampa, l'Organizzazione internazionale protezione animali.
    "Sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco - si legge nella nota dell'Oipa -. Vogliamo conoscere il perché non si sia riusciti a catturarli, sedarli, e riportarli nel controllo del proprietario". Il 27 marzo scorso il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi con la firma di un'ordinanza autorizzava la cattura degli animali utilizzando la sedazione, specificando che l'abbattimento sarebbe stato fatto solamente in extrema ratio, qualora si fosse reso necessario per garantire la pubblica incolumità. "L'avvistamento - si leggeva nel provvedimento - riguarda in particolare la zona in prossimità della strada statale 1 'Aurelia bis'. È pertanto indispensabile disporre, in via preventiva, un provvedimento urgente di messa in sicurezza, necessario per la doverosa rimozione dello stato di pericolo per la pubblica incolumità e per la salute pubblica. Autorizziamo le opportune operazioni atte a poter recuperare gli animali con relativo ricovero in strutture idonee, mediante l'utilizzo delle apposite tecniche di sedazione o, in extrema ratio, qualora si rendesse necessario, autorizziamo l'abbattimento degli equini col solo fine di garantire la pubblica incolumità".
    Nella nota di oggi l'Oipa chiede l'immediato accesso agli atti per conoscere i dettagli dell'abbattimento dei quattro cavalli, non escludendo un eventuale azione legale. "Vogliamo vederci chiaro - dice ancora Oipa -. Vogliamo sapere se sono state messe in atto tutte le azioni necessarie a un recupero incruento e quali fossero gli effettivi e immediati pericoli per la pubblica incolumità che hanno portato a questo brutto finale.
    Alla luce dei fatti, non escludiamo ulteriori azioni legali".
   
   

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