Margherita vive a Pozzuoli da 47
anni. Qui, nel cuore dei campi Flegrei, è nata ma ora, per la
prima volta, sta seriamente pensando di andarsene. La notte
scorsa lei, il marito, la bimba di sei anni e i suoceri di 90 e
84 anni, esasperati dalla paura, si sono messi in auto e sono
andati addirittura a Formia, in provincia di Latina. "Io non ho
mai visto niente del genere - dice Margherita ancora in lacrime
- la terra non smetteva di tremare. E come se qualcosa da sotto
la facesse scoppiare. Eravamo tutti qui sul lungomare, cittadini
esasperati, ragazzi arrabbiati che hanno anche buttato a terra
delle transenne. Nessuno che ci diceva nulla e così abbiamo
deciso di scappare in auto".
E così, km dopo km, sono arrivati a Formia. "Gli alberghi
erano tutti chiusi - racconta il marito Luigi - qualcuno, per
una notte, ci ha chiesto 200 euro. E così abbiamo deciso di
dormire in un'area di servizio. Oggi siamo tornati, solo per
prendere alcune cose a casa ma lì non ci vogliamo restare".
Luigi e Margherita stanno valutando "per la prima volta nella
vita" di lasciare Pozzuoli.
"Noi conosciamo bene il fenomeno del bradisismo ma la scorsa
notte non è stato questo, è stato un vero e proprio terremoto e
noi non ce la facciamo più, non si può vivere così, non si può
vivere sempre avendo paura di morire", dice Luigi. Poi, sul
lungomare di Pozzuoli, inizia a camminare e mostra una strada:
"la vede questa strada, è un cantiere ma in realtà dovrebbe
essere una via di fuga: come possiamo ancora vivere qui?".
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