Presentati oggi alla presenza del
presidente Francesco Rocca, i nuovi servizi sanitari della Casa
Circondariale Regina Coeli. Si tratta dell'apertura di due sale
operatorie che consentiranno interventi di chirurgia
ambulatoriale, chirurgia generale, chirurgia
odontostomatologica, chirurgia plastica e dermatologica,
chirurgia ortopedica e di endoscopia digestiva e
dell'ampliamento dei servizi clinico-diagnostici del Centro, con
un importante investimento per il rifacimento degli ambienti di
cura con nuovi arredi e apparecchiature elettromedicali. Nella
area dedicata alla radiodiagnostica attivo anche un servizio di
telecardiologia.
«Un anno fa, nel corso della mia prima visita in qualità di
presidente della Regione Lazio a Regina Coeli, ho toccato con
mano le condizioni disperate nelle quali operava il personale
sanitario della Asl Roma 1 ed anche l'urgenza di offrire alla
popolazione carceraria un'assistenza adeguata. Avevamo preso
degli impegni che, a distanza di un anno, abbiamo mantenuto:
grazie alla sinergia e al dialogo con il Commissario
Straordinario Quintavalle e la direzione della struttura
penitenziaria, abbiamo aperto le due sale operatorie presenti a
Regina Coeli e fino ad ora mai utilizzate. Questo consentirà ai
detenuti di poter effettuare interventi salvavita all'interno
della struttura, oltre alla riattivazione di tutte le visite
ambulatoriali specialistiche evitando, inoltre, le complicazioni
dovute agli spostamenti fuori dal carcere. Un risultato di cui
vado molto orgoglioso, nel segno dell'inclusione e delle pari
opportunità di accesso alle cure e al diritto alla salute, ha
dettp il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
«Questa apertura è stata resa possibile da una
straordinaria sinergia tra Regione Lazio, ASL Roma 1, INMP, ASL
Roma 5, Provveditorato del Lazio, Abruzzo e Molise e la
Direzione della Casa Circondariale - ha commentato il
Commissario Straordinario della ASL Roma 1 Giuseppe Quintavalle
- Con l'attuale apertura delle due sale operatorie, gli
interventi di chirurgia saranno eseguiti in Istituto. La salute
è un diritto di tutte le persone, libere o detenute, tutti
dobbiamo avere le stesse opportunità di fronte alla malattia».
Il Centro Clinico offre inoltre ai detenuti lo screening per
la ricerca di malattie infettive o contagiose, screening per la
prevenzione tumore del colon - retto (per soggetti di età
compresa tra i 50 e i 74 anni), screening epatite C e screening
ematico di routine. Tra gli esami diagnostici forniti:
accertamenti ematochimici, elettrocardiogramma, ecocardiogramma,
holter cardiaco e pressorio, elettroencefalogramma,
elettromiografia, doppler, spirometria, esame audiometrico,
gastroscopia, colonscopia, ecografia, radiologia generale, esami
oculistici e prestazioni odontoiatriche. Tra le visite
specialistiche: cardiologia (anche in telemedicina),
dermatologia, endocrinologia/diabetologia (anche in
telemedicina), gastroenterologia, infettivologia, neurologia,
oculistica, odontoiatra, oncologia, ortopedia,
otorinolaringoiatria, pneumologia (in telemedicina),
psichiatria, radiologia, nefrologia, fisiatria e
fisiochinesiterapia. Gli interventi non eseguibili in Istituto
saranno effettuati o presso le strutture protette dell'Ospedale
Belcolle di Viterbo e dell'Ospedale Sandro Pertini di Roma, o
presso altre strutture ospedaliere esterne.
Attrezzature in arrivo, oltre a quelle già installate,
magnetoterapia ed elettroterapia, frontifocometro, optometro,
cicloergometri, apparecchio per generazione di raggi
ultravioletti ed infrarossi, elettrostimolatore, audiometro,
impedenziometro, ecg, dermatoscopio digitale, spirometro
portatile, elettroencefalografo e elettromiografo per un
investimento totale di oltre 970 mila euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA