Fratelli d'Italia si conferma il primo partito a Roma. Quando ormai mancano pochissime sezioni da scrutinare nella Capitale il partito della premier Giorgia Meloni è in testa alle preferenze dei romani con il 29,07%, dato sostanzialmente in linea con le ultime Politiche (29,73 Camera Lazio 1). Il Pd è subito alle spalle con il 27,5%, stavolta in netta ripresa rispetto a due anni fa quando prese in città il 21,51.
Il terzo posto a Roma è per Avs, che sfiora l'11% (più che raddoppiando il 4,33 di due anni) scavalcando il M5s che perde circa quattro punti fermandosi al 10,45. Poi FI al 4,57, di fatto appaiata ad Azione (4,55). La Lega è poco sotto, al 4,24.
Lo scrutinio nella Capitale ha avuto un forte ritardo per un problema informatico durante l'immissione dei dati elettorali. "Questa notte è successo un fatto imprevedibile. Un bug del sistema digitale di Roma Capitale mentre si immettevano i dati elettorali. Abbiamo reagito a un evento del tutto imprevedibile, abbiamo concentrato tutti i materiali alla Fiera di Roma per immetterli non appena superato il blocco del sistema stesso. Alle 60 postazioni subito allestite ne abbiamo aggiunte altre 100 al piano terra, dove abbiamo intensificato i lavori, aggiunto altro personale e altre linee. In poche ore contiamo di concludere tutte le operazioni", ha spiegato in un videomessaggio dalla Fiera di Roma l'assessore al Personale di Roma Capitale Andrea Catarci.
"Lo scrutinio c'è stato, ci sono le firme e i dati sono andati al tribunale. Ma c'è stato un grave problema informatico perchè di notte il sistema che doveva prendere dati e trasmetterli al Viminale non ha funzionato perchè c'è stato un bug. L'immissione sta avvenendo ora per le preferenze già verificate su 1043 sezioni. Ho disposto verifiche interne e sarò severissimo", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sul problema che ha riguardato il conteggio delle preferenze a Roma in diretta su La7
L'inserimento dei voti di preferenza di Roma nel sistema digitale, colpito questa notte da un bug che ha rallentato le operazioni, è arrivato al momento a poco più di mille sezioni su 2.599. Ancora incerta dunque la posizione di alcuni candidati che si giocano l'elezione sul filo di lana, come per esempio Marco Tarquinio del Pd.
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