Il detenuto morto ieri nel
carcere di Frosinone era in attesa di giudizio ed aveva problemi
di salute mentale: nelle scorse settimane era stato ricoverato
nell'ospedale Spaziani del capoluogo per un Trattamento
Sanitario Obbligatorio.
Per il sindacato di polizia Uilpa "Diversamente che in altre
circostanze in cui lo scopo è quello di 'sniffare' il gas, in
questo caso tutto lascerebbe pensare a un suicidio" dice il
Segretario generale Gennarino De Fazio. Per Massimo Costantino,
Segretario generale Fns Cisl Lazio "più volte il 21enne aveva
dato segnali di disagio psichico". Il Segretario Generale del
Sappe Donato Capece evidenzia che "in attesa che le indagini
facciano chiarezza è ora che al posto delle pericolosissime
bombolette a gas, a volte trasformate anche in bombe contro il
personale di Polizia Penitenziaria, si dotino le carceri di
piastre elettriche per riscaldare il cibo dei detenuti".
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