"Tutte le aziende sanitarie del Lazio
sono commissariate, anche l'Istituto Nazionale Malattie
Infettive Spallanzani, non so se con il consenso del Ministro
della Salute. La sanità nel Lazio, dopo 16 mesi, è totalmente
bloccata. Il Lazio è l'unica regione italiana ad avere la gran
parte delle aziende commissariate. Tutto ciò senza una reale
giustificazione, poiché la legge nazionale prevede il
commissariamento come un atto straordinario che dura 90 giorni.
Perché sta avvenendo tutto questo? Delle due l'una, o si tratta
di incapacità e sciatteria per non venire in Consiglio, che deve
dare il parere sui nuovi direttori generali, oppure si vuole
esercitare un indebito controllo sulle autonomie aziendali.
Questa situazione è assolutamente anomala, immotivata e
illegittima, ed auspico che tutti gli organismi di controllo, a
partire dalla magistratura, facciano piena luce sui reali motivi
di questa situazione senza precedenti". A renderlo noto è
Alessio D'Amato, ex assessore regionale alla Sanità, consigliere
regionale e responsabile nazionale Welfare di Azione. Solo pochi
giorni fa la Cgil Roma e Lazio e la Fp Cgil avevano chiesto un
rafforzamento dello Spallanzani in vista del Giubileo e anche
per il crescere, in queste settimane, dei contagi legati al
Covid.
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