Archiviata l'inattesa quanto
drammatica sconfitta subita a marzo per mano del giapponese
Masanori Rikiishi, per ko tecnico al 12esimo e ultimo round di
un incontro dominato, a margine del quale entrambi i contendenti
sono finiti in ospedale, il pugile laziale Michael 'Lone Wolf'
Magnesi è pronto a tornare sul ring, e pensa in grande.
"Qualcuno pensava perfino che potessi ritirarmi dall'attività
agonistica - dice il 29enne peso superpiuma -, e a me viene da
sorridere. Figuriamoci che già il giorno dopo il match chiedevo
al mio team se potevo avere la rivincita. Nel frattempo, dopo
tre mesi di duro lavoro e in cui l'unico pensiero era
l'incontro, mi sono riposato: mi prendo sempre un po' di tempo
da dedicare a tutto quello che non ho potuto fare durante la
preparazione". "Di sicuro, dalla sconfitta con Rikiishi ho
imparato molto - dice ancora Magnesi -. Avevo fatto un match
strepitoso, dominato dimostrando il mio valore atletico e
annullando completamente il giapponese per undici round. Potevo
immaginare tutto, tranne che l'ultima ripresa avesse
quell'epilogo. Ma a mente fredda torno a ricordare che il
pugilato ad alti livelli è questo, nulla è mai scontato. Si
vince e si perde per un solo colpo, non sono stato il primo, né
sarò l'ultimo. È un'altra esperienza che metterò nel mio
bagaglio per il futuro". "Vedendo di essere di gran lunga avanti
sui cartellini dei giudici, negli ultimi tre round altri pugili
sarebbero scappati - continua -, mentre io ho rischiato fino
alla fine. Il mio modo di combattere è questo, amo la boxe alla
corta distanza, però è l'unica cosa che forse non rifarei: ho
capito che devo rischiare meno, pensando di più a me stesso e
meno allo spettacolo".
Ma ora qual è il prossimo obiettivo di Magnesi? "Un match di
rientro in autunno - risponde -. Alessandra Branco, mia moglie e
promoter, ci sta lavorando. Voglio tornare sul ring presto, ne
sento il bisogno. Anche se non ho da dimostrare più nulla, devo
un altro sogno mondiale al mio team, a tutta quell'Italia che mi
sostiene, agli sponsor che hanno sempre creduto in me e che
continuano a farlo. Ma soprattutto devo quel sogno a me stesso,
e sono pronto a guardare al futuro con rinnovata fiducia".
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