I bus turistici sono troppi, sono
troppo invasivi e il piano vigente per gli stalli di sosta ha
delle incongruenze che emergono alla prova dei fatti quotidiana:
la situazione è già grave, ma soprattutto nella cerchia di San
Pietro e in centro storico con il Giubileo rischia di esplodere.
E' quanto è emerso stamattina dalle commissioni capitoline
congiunte Mobilità e Turismo, presiedute rispettivamente da
Giovanni Zannola e Mariano Angelucci, che hanno audito i
rappresentanti dei Municipi più coinvolti dal turismo. Di fronte
alle loro rimostranze i due presidenti hanno deciso che "partirà
subito un giro di tavoli Municipio per Municipio, e saranno
auditi gli operatori delle categorie dei pullman, con lo scopo
di arrivare a ottobre, nei tempi giusti per il Giubileo, a un
piano d'azione".
Al momento, hanno spiegato i tecnici capitolini, la delibera
55-2018 che ha individuato gli stalli per la sosta breve,
ordinaria, lunga e simili, soffre alcune riduzioni in
particolare in zone Vaticano e Colosseo, mentre a Porta
Ardeatina è in corso un piano di ricollocazione nelle vie
limitrofe. "A via Claudia, vicino al Colosseo - ha riportato lo
stesso Angelucci - ogni giorno ci sono 6-7 bus in divieto di
sosta e non si cammina più. E poi c'è Porta Metronia, dove
aprirà la stazione della metro". D'accordo il consigliere di
Azione Francesco Carpano: "Mi pare assurdo che noi spendiamo
miliardi per le infrastrutture e poi pensiamo che i turisti non
si possano fare una fermata di metro: non si può penbsare che i
turisti debbano essere portati per forza 'in bocca' ai
monumenti". Anche via Ludovisi ha un problema con i bus
turistici, ha aggiunto il consigliere.
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