/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Legale ragazzi, pentiti, ma aggressione Roma non è omofobia

Legale ragazzi, pentiti, ma aggressione Roma non è omofobia

'Lite nata per viabilità, non sapevano che i due fossero gay'

ROMA, 21 luglio 2024, 18:34

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

I quattro giovani indicati come autori "dell'asserita aggressione omofoba" avvenuta a Roma ai danni di due ragazzi "sono consapevoli e pentiti" per quanto accaduto, ma "non sono mai stati animanti da intenti discriminatori o sentimenti omofobi". Lo precisa il legale dei quattro giovani, l'avvocata Annamaria Altera, sottolineando che "la lite è nata da un diverbio per motivi attinenti alla viabilità stradale e non per questioni discriminatorie".
    "Mai hanno proferito espressioni discriminatorie e/o omofobe; né sapevano che i due ragazzi fossero omosessuali. Occorre precisare - si legge nella nota - che, sebbene la lite sia nata da un diverbio per motivi attinenti alla viabilità stradale e non per questioni discriminatorie, i quattro ragazzi sono consapevoli e pentiti di aver avuto una reazione decisamente scomposta e sproporzionata alle provocazioni dei due ragazzi omosessuali". Tuttavia, prosegue la legale, "i quattro ragazzi in questione non sono disponibili ad essere additati quali responsabili di fatti diversi da quelli realmente accaduti, come pretestuosamente ed artatamente propinati da taluno".
    Questo, conclude la nota, "è quanto spontaneamente riportato in data odierna dai quattro ragazzi alle autorità procedenti, alle quali hanno dichiarato la piena disponibilità ad essere sottoposti in qualsiasi momento ad interrogatorio, al fine di inquadrare esattamente la vicenda".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza