Presentato il nuovo piano di investimenti della Asl Viterbo
per il triennio 2024 - 2026 per la riqualificazione,
l'ammodernamento e il potenziamento sotto il profilo
strutturale, tecnologico e del personale. Nel piano è prevista
la messa a terra di oltre 341milioni di euro di investimenti, di
cui oltre 305 milioni di lavori, 24,5 per le nuove tecnologie e
11 milioni di euro per l'Information and communication
technology. A questo va aggiunto il consolidamento delle risorse
umane, che l'azienda sanitaria della Tuscia sta già realizzando
con le 707 assunzioni autorizzate dalle Regione Lazio, di cui
circa 248 unità di personale medico e 459 unità di personale
tecnico e del comparto.
Presenti questa mattina nella sala conferenze della
Cittadella della salute: il commissario straordinario della Asl
Viterbo Egisto Bianconi, e il consigliere regionale Daniele
Sabatini, delegato del presidente della Regione Lazio, Francesco
Rocca.
"Quello che presentiamo oggi - ha commentato Bianconi - è un
vero e proprio resetting delle strutture ospedaliere della
Tuscia, che va di pari passo con gli investimenti in corso che
riguardano il territorio e la creazione delle case e degli
ospedali di comunità, finanziati con fondi Pnrr,
NexGenerationEU. Uno sforzo considerevole che si pone
l'obiettivo ambizioso di riorganizzare complessivamente
l'assistenza sanitaria, per rispondere a una moltitudine di
bisogni di salute".
Nel piano presenti anche aspetti mirati alla sostenibilità
ambientale. Infatti, tutta la rete ospedaliera, a partire da
Belcolle, risponderà a criteri di efficienza e sarà dotata di
sistemi di accoglienza e orientamento, riconoscibili e
sostenibili, con la finalità di garantire ai cittadini assistiti
una efficace gestione degli accessi.
"Il piano che presentiamo oggi - ha commentato Sabatini - è
il prodotto della nuova e innovativa politica della giunta Rocca
nel comparto sanitario. Con il programma della rete ospedaliera
2024/2026 abbiamo infatti messo in campo una serie di ambiziosi
interventi rivolti a riqualificare e valorizzare la sanità,
restituendo soprattutto centralità alle province attraverso il
rilancio dei principali presidi territoriali".
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