"La cifra economica è quello di cui
si parla di più, sono tanti soldi e non dirò che non ci si
pensa, ma per prendere una decisione si mettono tante cose sul
tavolo, non solo i soldi. Ho guadagnato tanto nella mia
carriera, ne ho parlato con la mia famiglia, posso tornare in
nazionale e voglio ancora competere. Tutte queste cose mi hanno
portato a prendere questa decisione e ringrazio i miei compagni
e la gente per l'affetto". Paulo Dybala si presenta anche nella
sala stampa dello stadio Olimpico pr parlare della sua decisione
e dei motivi che lo hanno portato a rifiutare i 75 milioni che
gli aveva offerto il club saudita dell'Al-Qadsiah.
Alla fine, gli chiedono, perché hai detto no a 75 milioni di
euro?
"Tutti guardano quello, io ho messo tante cose sul tavolo
per scegliere - ribadisce -. C'era la mia famiglia, mia moglie
in particolare, la città, la squadra, il voler tornare in
nazionale: ho 30 anni, mi sento bene, anche se vedo tante
critiche per gli infortuni. Io cerco di lavorare al massimo e
curarmi bene, per rendere al meglio. Ci sono tante cose, poi si
parla solo dei soldi: quando uno vede quelle cifre, non posso
negare che ci pensi. Però metti tante cose sul tavolo, alla fine
mi hanno fatto prendere la scelta di rimanere".
Ma come hanno reagito i sauditi e anche il procuratore della
Joya?
"Per il mio procuratore non cambiava niente - risponde
Dybala -, io ho sentito dire in giro che avrebbe preso tanti
soldi e non è vero. Per lui la cosa più importante è che io sia
felice: è una persona a cui voglio tanto bene, con cui lavoro da
tanto tempo. Non è vero quello che è uscito sui giornali. Quanto
agli arabi non lo so, non ho parlato con loro".
Poi, sulle sensazioni provate il campione del mondo argentino
specifica come "quando siamo entrati per il riscaldamento è
stato come se fosse la prima partita. Per me è stata una
settimana lunga, non facile. E' giusto che ognuno di noi si
debba guadagnare la maglia da titolare il mister deve fare le
scelte migliori. La titolarità non è stato uno dei motivi per
cui ho riflettuto sull'andare via".
Infine sul rapporto con De Rossi, Dybala sottolinea di non
"essermi mai sentito fuori. Se il mister decide che io giocherò
30 minuti, lo farò. Sarà una scelta sua e tutti dovremmo
pensarla così. Ci sono tanti ragazzi nuovi, dobbiamo farlo in
fretta e non c'è tempo. Abbiamo già perso 5 punti, dobbiamo
cercare di migliorare vedendo gli errori commessi perché la
prossima partita sarà ancora più dura", conclude.
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